Dall’incontro con la pianta nasce il ritratto naturale e la mano si muove seguendo le emozioni ispirate dall’ascolto del “canto vegetale”. Scivolo nel misterioso groviglio di un’edera, mi perdo nell’intricata ramificazione di un albero per osservare ed ascoltare. Io ascolto i discorsi delle piante, dialoghi di esseri molto evoluti e sofisticati, vite sensibili che si muovono, che comunicano tra loro e con chi è capace di saperle ascoltare.

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